Quando si parla di zafferano non si può non parlare di Navelli. Il Comune dell'aquilano, che confina a nord con Carapelle Calvisio, Capestrano, Collepietro e Bussi sul Tirino, è uno dei borghi autentici d'Italia dell'Abruzzo e ha una sola frazione Civitaretenga. Il paese ha origini medievali e si è sempre contraddistinto come centro agricolo e pastorale. Diventato noto in tutta Italia per la produzione di zafferrano dell'Aquila dop viene scelto da migliaia di appassionati per esperienze e tour nei campi coltivati.
E' stato un monaco domenicano, appartenente alla famiglia Santucci di Navelli, a introdurre lo zafferano dalla Spagna. La coltura di questo prodotto si estese in poco tempo a tutta l'area aquilana, dando vita a un commercio con Milano e Venezia ma anche con Francoforte, Marsiglia, Vienna, Norimberga e Augusta.
Nel nucleo abitato ancora oggi le case - realizzate in pietra locale - e le strade si distribuiscono in maniera tale da formare una struttura piramidale che occupa il vasto altopiano denominato "Piana di Navelli". La parte storica e più antica del paese è caratterizzata da una lunga scalinata arricchita lateralmente da vicoli con archi, cappelle e palazzi. Visitare il borgo significa rivivere l'epoca medievale, passeggiando tra antichi edifici architettonici, vecchie chiese ed elementi che rimandano al passato.
Il borgo autentico abruzzese dove protagonista indiscusso è lo zafferano di cui ancora oggi c'è una vasta produzione.