La storia del centro diurno
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La storia del centro diurno

I buoni progetti camminano sulle proprie gambe. Questo il segreto del  centro socio riabilitativo diurno di Navelli. La struttura ha compiuto 20 anni oggi. “Siamo partiti nel lontano 2003 dal progetto Help handicap”, commenta Paolo Federico, Sindaco di Navelli, “al tempo avevamo messo insieme diverse forze del territorio e soprattutto fatto un gande lavoro per consentire ai disabili di avere un centro nel quale impegnare il proprio tempo, fare attività creative, riabilitative e socializzare. Ricordo bene come questo passaggio sia stato una sfida anche in considerazione della resistenza, di una parte delle famiglie, non abituate ad affidare i propri cari alle cure di persone, comunque estranee, pur se professionisti di tutto punto. Poi, con il tempo, abbiamo vinto anche questa sfida e oggi il centro ha compiuto 20 anni spesi al fianco delle famiglie. Lo stesso, frequentato da 20 a 25 utenti al giorno, si trova in una struttura più consona alle esigenze delle famiglie del territorio".

Il riferimento è alla centralità di Navelli nel territorio dell’Aquilano rispetto alla precedente sistemazione della struttura. Attualmente il centro socio riabilitativo diurno di Navelli è cogestito dalla Asl 1 e dall'Ente d'Ambito Montagne Aquilane e nell'ultimo anno è stato implementato con fondi del progetto SNAI per aggiungere professionalità specifiche come: tecnico della riabilitazione psichiatrica, educatore professionale ed operatori sociosanitari, oltre agli operatori addetti all'assistenza. Mente restano punti di forza il trasporto per gli utenti e la mensa. "Siamo soddisfatti di questo risultato e ringrazio in modo particolare la dottoressa Colomba Ciampa assistente sociale del Distretto Sanitario n. 1 di L'Aquila da sempre in prima fila per le necessità degli utenti e per fare in modo che il centro diurno resti la realtà positiva, sana e accogliente che si tramanda da 20 anni. Attualmente per gli utenti abbiamo  anche un servizio di trasporto. Il centro, inoltre, è frequentato da persone di tutte le età che quotidianamente dall’intero comprensorio aquilano vi si recano per trascorrere la giornata in compagnia tanto che ormai è un  punto di riferimento fondamentale per sconfiggere l’emarginazione nel quale si organizzano varie attività tra cui quelle natalizie.

Continuiamo a lavorare per stare al fianco delle famiglie dei disabili del territorio", ha concluso Paolo Federico, "è inoltre rivolgo un appello a visitare la struttura di Navelli da parte di chi ne ha bisogno anche e soprattutto in questo periodo natalizio”. Gli utenti del centro possono godere di tante attività e tutte codificate tra le quali: laboratorio di cucina, laboratorio di ceramica, di falegnameria, di cucito ed uncinetto, creazione di collane ed orecchini, laboratorio di lettura e scrittura, visione di film e cineforum etc. Partecipazione a mercatini, scambi con altre strutture del territorio. Il centro ha uno stretto collegamento con le strutture sanitarie territoriali quali il distretto sanitario ed il centro di salute mentale oltre che con i medici di medicina generale


La storia del centro diurno

Un progetto che va avanti da 20 anni

Navelli