Canestrato di Castel del Monte
Vieni nel territorio del Gran Sasso Velino e scopri il cuore pulsante dell'Abruzzo

Canestrato di Castel del Monte

Descrizione

Il Canestrato è un pecorino legato alla tradizione della transumanza, l'antica pratica che, prima dei mesi invernali, vedeva lo spostamento dei pastori e delle greggi verso i pascoli del Tavoliere delle Puglie, dove dominava un clima più mite, per poi tornare in quelli montani dell’Abruzzo in corrispondenza della primavera e dell’estate.

Oggi il Canestrato è prodotto soprattutto sul territorio del versante aquilano del Gran Sasso (da Campo Imperatore a Castel del Monte). Proprio qui, il clima secco e l’elevata biodiversità hanno favorito per molti secoli l’allevamento ovino. 

Il nome “Canestrato” si deve al canestro di giunco utilizzato per produrre e conservare il formaggio, che lascia sulle forme lasciate ad affinare le caratteristiche "striature".

Il Canestrato di Castel del Monte si ottiene dalla caseificazione in purezza del latte di pecore Sopravvisane o Gentili di Puglia. A questo si aggiunge soltanto un po’ di sale e caglio. La tecnica di lavorazione cambia a seconda del mastro casaro, ma ci sono procedure di base uguali per tutti.

Il latte viene filtrato e portato a una temperatura di 35-40 gradi per poi essere addizionato con caglio naturale. Una volta rotta la cagliata e dopo averla cotta a 45 gradi per più di 15 minuti, viene trasferita in delle fiscelle e pressata, con il fine di favorire una ulteriore fuoriuscita del siero. E’ infine sulla crosta della forma che il canestro lascia la sua impronta.

Il peso della forma varia da 1 a 15 kg. Durante la stagionatura – che va dai due mesi a un anno – viene ricoperta di olio di oliva per evitare disseccamento.  

Tipicitą:

  • Presidio Slow Food

Canestrato di Castel del Monte

Il formaggio pecorino "figlio" della transumanza

Oggi sono pochi i pastori che praticano ancora la transumanza. L'associazione Slow Food lo ha eletto tempo fa uno dei suoi "presidi", con l'obiettivo di richiamare l'attenzione su questo prodotto tipico che può ancora offrire ai giovani nuove occasioni di lavoro. 

Stagionalità 
Si produce tutto l'anno. La stagionatura minima è di 2 mesi per le forme da 1 e 2 chilogrammi, 8 mesi per le forme da 5 chilogrammi e 15 mesi per le forme da 15. 

Area di Produzione
Pascoli del versante meridionale del Gran Sasso (Provincia dell'Aquila)

I PRODUTTORI

Giulio Petronio
Castel del Monte (Aq), Via San Donato, 56
tel. 333 5814030
bioformaggi.gransasso@gmail.com

Rosetta Germano
Castel del Monte (Aq), Piazzale del Lago, 10
tel. 333 4107973
rosetta.germano@libero.it